ROMA, 25 NOVEMBRE 1999 - Il dialetto più diffuso è il friulano, parlato da oltre 700.000 persone mentre il più raro è il catalano con cui comunicano circa 15.000 cittadini quasi tutti residenti nella zona di Alghero.
Le lingue, i dialetti e gli idiomi usati sul territorio nazionale da oltre 1.600.000 persone (circa il 3% della popolazione) da oggi sono tutelati e valorizzati dalla Legge
approvata in via definitiva dal Senato della Repubblica. Nel secolo delle comunicazioni di massa e dei linguaggi omologati, il dialetto infatti sembra essersi preso la sua rivincita.
Questa la mappa delle minoranze linguistiche e dei loro idiomi: al sud dominano incontrastate le comunità albanesi, localizzate soprattutto in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania, Molise e Puglia che, dopo la provincia di Bolzano, sono le più folte comunità italiane di idioma non neolatino. L'albanese è parlato da circa 100.000 persone.
Esistono poi le comunità ellenofone della Provincia di Lecce e della Provincia di Reggio Calabria. Le persone che parlano il greco in Italia sono almeno 25.000.
In Sardegna invece, la minoranza linguistica dominante è quella catalana, ma si parlano anche dialetti come il nuorese, il logudorese, il barbaricino e il gallurese. Ma delle dodici comunità che popolano l'Italia del «sommerso linguistico» la maggior parte risiede al Nord.
Oltre a quella friulana, stanziata in Friuli e in Veneto, quella ladina è una delle più importanti. I ladini (circa 30.000) risiedono nelle province di Belluno, Bolzano e Trento e parlano il ladino, lingua indoeuropea affine al friulano e al romancio (quarta lingua della Confederazione elvetica). Una delle
comunità più popolose (circa 200.000 persone) è poi quella provenzale. È stanziata in Piemonte, nelle province di Cuneo e Torino, in Liguria, nella zona di Imperia, e in Calabria, intorno a Cosenza.
La parlata franco-provenzale, affine al francese, con la quale comunicano almeno 90.000 persone, è invece diffusa in Piemonte, Valle d'Aosta e Puglia (Provincia di Foggia).
Sempre al nord vivono poi altre due minoranze linguistiche: quella slavofona e quella tedescofona.
La prima, di oltre 75.000 persone, è concentrata a Trieste ed ha una piccola appendice di circa 4.000 unità nel Molise. Sono 290.000 invece i tedescofoni e vivono in Trentino Alto Adige, Friuli e Veneto.
Di questi almeno 270.000 risiedono in Provincia di Bolzano.
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